Felix Speller & Child Studio
Come saranno le case del futuro? Quali sono i trend che rivoluzioneranno i progetti di interni dell'anno che verrà? Risponde il settimo report annuale di 1stDibs, una ricerca condotta da 624 interior designer di tutto il mondo che fa luce su necessità e desideri dell'abitare classe 2024. "I risultati del nostro sondaggio sono arrivati e gli esperti si sono espressi", ha dichiarato Anthony Barzilay Freund, direttore editoriale di 1stDibs. "Le preferenze in fatto di colori stanno cambiando, l'identità dei modelli si è evoluta e molto di ciò che abbiamo visto di tendenza sui social media l'anno scorso potrebbe non essere più accettato". Non ci credete? Leggete qui.
Mani tra i colori, salvia batte smeraldo a mani basse. Nella gara tra i verdi, la partita del 2024 la vincono senza dubbio le nuance terrose. Sorpassate nella classifica dei preferiti le sfumature gioiello, come il rosso acceso, il giallo neon e l'arancione, sono le tonalità più naturali ad avere la meglio. Sul podio, anche il marrone scuro: il cioccolato convince e seduce lo sguardo, precedendo l'arancione bruciato, il giallo senape e il marrone chiaro. Palette cromatica di riferimento? Una tavolozza colori arrivata tra noi direttamente dagli anni Settanta. Nel catalogo dei blu, poi, lo scatto dell'azzurro Tiffany che lo avvicina al blu cobalto, sorpassando il navy, allontana la famiglia dei viola quasi in modo definitivo. Il lilla, di fatto, è out.
Appartamento a Parigi, progetto di After Bach
Vincent Leroux
Per quanto riguarda pattern e fantasie, i trend 2024 per l'interior design preferiscono lo stile bohémien dei Seventies al modernismo degli anni Sessanta. "Mentre l'estetica degli anni '20 e '30 è in costante aumento dal 2021 (dal 13% previsto per il 2021 al 25% per il 2024), gli anni '50 sono in lento declino", aggiunge lo studio condotto da 1stDibs. I progettisti, in termini di estetica, non rinunciano per l'anno che verrà a certi slanci massimalisti: sebbene il rigore scandinavo non sembri vacillare, i volumi organici e i tratti coraggiosi del chubby design continuano a far girare la testa. Capogiro assoluto per il monocromatismo, leggera allergia, invece, per i tic nostalgici del cottagecore, le reinterpretazioni del neoclassicismo della Dark Academia e i sentimenti granitici delle influenze brutalsite. In calo di ben 18 punti percentuali anche le forme geometriche (amatissime nel 2021), così come il percalle; in vetta alla classifica (ri)tornano le fantasie vegetali e i temi decorativi floreali. Ma attenzione: insetti e farfalle sono banditi. Top texture 2024: quella del limewash.
La casa anni 70 circondata da terrazze e patii segreti
Joe Fletcher
Lato arredamento, i risultati emersi dal sondaggio realizzato in collaborazione con Surveys & Forecasts, LLC, fanno tirare un sospiro di sollievo a chi, in questi ultimi anni, ha deciso di investire sul design evergreen. Pre-annunciata la fine del dormcore - l'estetica del tipico dormitorio abitato da tappeti a scacchi, insegne neon e disco ball scintillanti -, le pietre miliari del disegno industriale restano solide tra le prime posizioni degli oggetti per la casa più ricercati. Nonostante la loro popolarità stia registrando un piccolo regresso, le icone che hanno fatto la storia del progetto di metà secolo scorso non cedono il passo alle novità tout court. Tra i pezzi di arredo più in desiderati del 2024 appaiono: le Barcelona Chairs di Mies van der Rohe, il divano "Snake" DS-600 di De Sede e la famiglia di sedute Soriana disegnate da Afra e Tobia Scarpa. Tra i progetti luce, spopolano, poi, i lampadari in vetro di Murano, le lanterne Akari di Noguchi, la lampada a fungo di Venini e l'abat-jour in carta bianca di Ingo Maurer.
Ca’ Marcello De’ Leoni, Venezia
Dario Borruto
Fronte progettuale, la predizione sulle tendenze dell'anno prossimo non ha dubbi: "oltre la metà dei progettisti", infatti, "prevede che la cucina sarà l'ambiente più richiesto nel 2024, con una percentuale stabile rispetto all'anno scorso (56%); subito dopo compare il living (48%)". In costante risalita nel podio delle stanze, troviamo la sala da bagno; mentre cresce l'interesse per gli ambienti in&out. A immaginare in grande, subito dopo, tutti pazzi per cabine armadio più spaziose e nicchie dedicate all'intrattenimento, in cui costruire, su misura, biblioteche e salette multimediali.
Disegnato da estudio gonzalo del val e Toni Gelabert Arquitectes, il progetto Tres Piezas
Jose Hevia
Infine, a proposito di futuro, come non interpellare i guru dell'interior sul tema dell'arte? Per gli NFT, secondo quanto raccolto, il 2024 sarà un probabile buco nell'acqua: "ben due terzi (67%) degli intervistati", infatti, "non hanno intenzione di utilizzare esempi di arte digitale nei luoghi dell'abitare. E, mentre il 19% dei designer prevedeva che gli NFT sarebbero stati popolari nel 2023, solo il 9% ha mantenuto questa convinzione per il 2024". Al contrario, a suscitare maggiore interesse, sarà l'arte astratta, contemporanea e moderna: dipinti, poster e sculture conquisteranno gli spazi nell'era dell'intangibilità.
Il duplex di Lisbona progettato da Mónica Penaguião
Montse Garriga